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  1. In questo numero
    MIDDLE EAST Doa El Adl
    MIGRAZIONI Donnelly
    MIGRAZIONI/2 Donnelly
    PENSIERI DI UNA MISANTROPA Giacobino, Sdralevich
    EXPO MILAN Ceccon
    GO WEST T_Bazz
    TRENI Bosotti
    PENSIERI DI UNA MISANTROPA/2 Giacobino, Sdralevich
    MISS ITALIA 2020 Leoni
    SIRENE Leoni
    DIAGNOSI Leoni
    TERAPIA Martìn, Company
    TENTAZIONE DI ADAMO ED EVA Del Bue
    LE SOFISTICHE Maffioli, Marzi, Isia
    DIALOGO Solinas
    NUVOLE BASSE Pat
    ZZZZZZZ Pat
    PASTICCIO DI TERAPIE Franc, Orrico
    TEMPORALE Solinas
    I DOLORI DELLA GIOVANE LIBRAIA Mango
    #MIA15 Mango, Grimaldi
    PRENDIAMO ESEMPIO Ferrarin
    SERVIZI ESSENZIALI bulander, Nardi
    VOGLIO UN JET Le Pinne
    COLOPHON Pat
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  5. Pensieri di una misantropa

    di Margherita Giacobino

    Una molesta proposta

    In tempi di riciclo intelligente ed ecologico, l’Italia può dare il suo contributo alla questione che assilla l’Europa in questo momento storico e posizionarsi in testa alla gara di solidarietà umana che imperversa attorno a noi, riciclando l’Expo come campo profughi. La location dispone già di adeguate recinzioni e barriere, nonché postazioni per i controlli di sicurezza. I profughi da parte loro sono già abituati a fare le code per i servizi essenziali (cibo, coca cola, toilette). Si tratta di un caso evidente in cui domanda e offerta si incontrano perfettamente.

    I profughi potranno occupare i padiglioni dei paesi prescelti, in base al principio del primo arrivato, e stabilirsi (chi corre più in fretta) in Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Germania ecc… Gli ultimi arrivati dovranno accontentarsi dei padiglioni dei paesi di provenienza, nei quali peraltro si ambienteranno più facilmente, e si presume che avranno maggior successo nella produzione di piatti tipici. Il campo potrà infatti autofinanziarsi (e pagare affitto, bollette, IMU, IRPEF, CIMP, addizionale regionale e altri tributi) con bar, ristoranti e musica folkloristica, offrendo così ai visitatori lo spettacolo live di un mondo multietnico efficiente.

    La grande popolarità raggiunta dal refugee-watching fa prevedere un pubblico numeroso. Sarà possibile anche, dietro pagamento di modico sovrapprezzo, scattare foto e selfie e girare video. Tariffe speciali e prenotazione obbligatoria invece per chi desidera cimentarsi nell’esclusivo sport del refugee-kicking (niente paura: il profugo sarà preso a calci in sicurezza, in presenza di personale sanitario).

  6. expomilanodef

  7. Go west

  8. Pensieri di una misantropa/2

    di Margherita Giacobino

    Le donne non salveranno il mondo

    6500 a.C. foresta primigenia
    La giovane Umba viene prescelta per morire, in quanto vergine sacra, nei riti della primavera. In realtà Umba non è vergine, avendo avuto una figlia all’età di otto anni da uno degli uomini della tribù, che forse è suo padre, o suo fratello o entrambi, ma nasconde questo particolare per non perdersi l’occasione di essere la ragazza più popolare della tribù. Fastosamente abbigliata di erbe secche e pelli di animali, Umba viene trascinata sul luogo del sacrificio e scannata. Nonostante il suo sangue abbeveri la terra, quell’anno la siccità e il maltempo distruggono il raccolto.

    3300 a.C. Ur dei Caldei
    La giovane schiava Amrut, discendente di Umba, si fa seppellire insieme ad altre dodici schiave nella tomba del suo signore Azut, dal quale ha avuto quattro figlie, dietro promessa che nel regno dei morti sarà la concubina preferita e otterrà collane d’argento e denti di tigre in abbondanza. La tomba di Azut viene più volte saccheggiata durante le guerre che imperversano nella zona nei secoli successivi e tutte le collane asportate da tombaroli.

    Terzo secolo d.C. Alessandria d’Egitto
    Ambonia, della schiatta di Amrut, convertita al cristianesimo, affronta con letizia la persecuzione e i tormenti, cantando inni sacri mentre le vengono asportati il naso e altri organi non vitali. Poiché Ambonia è molto stonata, i suo persecutori abbreviano i tormenti e la finiscono rapidamente. Sul luogo santificato dal suo supplizio verrano costruiti, in sequenza, un postribolo, un mattatoio, una prigione, una dark room clandestina e, in anni più recenti, la sede di una cellula fondamentalista musulmana.

    1110 d.C. Puglia
    Presa da mistica passione, Umilia, discendente di Ambonia, abbandona il marito violento e la prole affamata per farsi murare viva in una torre. Vive per alcuni mesi ricevendo cibo e acqua da uno sportello, finché l’odore dei suoi escrementi si fa talmente forte che nessuno più si avvicina alla torre. Umilia muore, infestata da parassiti, cantando le lodi del Signore. La torre è attualmente un bed and breakfast di lusso per una clientela gay.

    1937 d.C. provincia di Roma
    Feconda, lontana pronipote di Umilia, si impegna con tutte le sue forze nella campagna indetta dal regime fascista per le madri prolifiche. Mossa dal suo ardente amore per il Duce, mette al mondo ventisei figli, di cui dodici con deficit cognitivi di medio livello e tre gravi. Muore dissanguata ma felice durante il ventisettesimo parto, consapevole di aver battuto il record italiano. La sua numerosa famiglia muore nel crollo dell’alloggio abusivo in cui abita, si salva soltanto la figlia Pina.

    2015 Napoli
    Concetta, nipote di Pina e bisnipote di Feconda, si converte all’Islam insieme allo sposo Nunzio. I due, diventati rispettivamente Fatima e Ali, vengono contattati da membri di un gruppo integralista con sede ad Alessandria (Egitto). Ali declina la proposta di diventare martire per motivi di salute, mentre Fatima accetta entusiasticamente. Viene imbarcata su un aereo per Israele, dove, imbottita di esplosivo sotto l’ hijab, fa saltare il muro del pianto. Segue la terza guerra mondiale. Ali, riformato per soffio al cuore, si risposa con una pizzaiola.

  9. MissItaliaGrigioSc