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In questo numero SURROUNDED Doa El Adl PENSIERI DI UNA MISANTROPA/1 Giacobino, Sdralevich
DISORDINE GLOBALE Pat
SCOOP Giacobino, Sdralevich CHI È STATO? Pat
TEACH PEACE Donnelly
LE SOFISTICHE Maffioli, Marzi, Isia
POSTA Bosotti
NON BISOGNA ESSERE TIMIDE Martìn, Company
WONDER RINA Ciammitti RAPPORTI DI LAVORO Lupo INCONCEPIBILE Leoni PENSIERI DI UNA MISANTROPA/2 Giacobino, Pat
SPERMATOZOI Pat
GENERE Donnelly
CROMOSOMI Donnelly NUVOLE BASSE Pat
MAH Solinas SELFIE Solinas VOL AU VENT Franc, Orrico
WONDER RINA Ciammitti MONSIEUR POURBOIRE bulander, Nardi
QUELLO DI FIANCO Le Pinne
COLOPHON Sdralevich -
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Pensieri di una misantropa/1
di Margherita Giacobino
Una molesta proposta
Visto che gli immigrati (maschi) manifestano la deplorevole tendenza a comportarsi con troppa familiarità con le donne dei paesi ospitanti, usurpando il privilegio esclusivo dei maschi nativi di molestare le femmine della propria etnia, la parlamentare greca Miss Antropas ha inviato alla Commissione Europea per le Emicranie da Migrazioni la seguente proposta di legge:
1. Controllo dei migranti alle frontiere: tutti quelli che risulteranno non essere di sesso femminile verranno rispediti ai paesi d’origine, a meno che non siano disposti a cambiare sesso entro 48 ore (si predisporranno all’uopo tende con personale di Transemergency a ogni posto di confine)
2. I migranti in possesso del requisito del sesso femminile, da ora in poi chiamati “le migranti”, verranno ammesse in Europa e accompagnate nel paese di loro scelta da una scorta di poliziotte, per proteggerle dai maschi europei
3. Per non creare ingiuste discriminazioni, tutti i cittadini europei di sesso maschile dovranno svolgere un periodo da tre a sei anni di migrazione obbligatoria verso la Siria, la Libia e altri paesi ospitanti. Si ritiene che l’incrociarsi dei flussi migratori possa creare forti correnti di turbolenza nelle zone marittime interessate, nelle quali pertanto viene vietata la pesca del tonno fino a data da stabilirsi.
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Scoop sulle statue velate
di Margherita Giacobino
Roma, inverno 2016. Dalle indagini della nostra inviata Ada Brainstorm nella capitale, è emerso che il provvedimento di velare le statue nude è stato in realtà un ripiego. In origine i responsabili (anonimi, more italico) avevano decretato che, in occasione della visita del presidente iraniano in Italia tutte le donne della capitale e relativo aeroporto indossassero l’hijab, e i cavalli delle carrozzelle romane il tanga. Il provvedimento è rientrato per le proteste dei vetturini.
In merito all’individuazione dei responsabili, la nostra inviata ha intervistato l’operaio che ha installato i teli davanti alle statue, il quale vuole restare anonimo per paura del licenziamento, essendo in nero. L’impresa da cui dipende risulta avere sede in una via che non esiste, e il funzionario ministeriale che avrebbe contattato si difende dicendo: “Sì, ho timbrato e risulto in servizio quel giorno, ma in realtà ero a sciare a Cortina.”
Le indagini proseguono. -
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